venerdì 20 dicembre 2013

Tu chiamale...EMOZIONI



Quando riconosci ciò che non vuoi e ti chiedi “Che cos’è che voglio?” Cominci un cambiamento graduale nel racconto della tua nuova storia e verso un punto di attrazione molto migliorato. Che tu lo voglia o no, ottieni l’essenza di ciò a cui pensi, perché la legge dell’attrazione e’ infallibilmente coerente - quindi non stai mai solo raccontando la storia di come e’ ora. Stai anche raccontando la tua esperienza futura che stai creando in questo stesso momento.
— Esther, Abraham and Jerry Hicks (La legge dell'attrazione)

Questa meraviglia si trova a Malindi, non è un vero sogno? E' la nuova dimora di un amica italiana una architetto e una bravissima designer, naturalmente è stata progettata  interamente da lei, in ogni arredo.
Ecco ciò su cui pongo attenzione e voglio inserire nella mia nuova tela, quella della mia vita.

Fluidità, stile, gioia, libertà, apertura, originalità, completezza, fare parte queste sono le parole che mi suscita questa immagine, e queste sono le cose su cui mi voglio concentrare e portarle nel nuovo anno. E voi nel vostro collage cosa inserite?


lunedì 16 dicembre 2013

PRIMI PASSI NELLA CREATIVITA'

 
 
Riscopri i tuoi strumenti personali e guarda il mondo come se fosse per la prima volta

Per navigare nella vita, bisogna fluire con le nostre esperienze come fossero vele, affinare i nostri sensi per sentire la rotta e capire da dove tira il vento. Per navigare con fiducia sull’oceano della tua vita e tenere il timone, bisogna dedicare del tempo alla conoscenza ed all’esplorazione degli strumenti che la vita stessa ti ha dato. Gli strumenti sono le caratteristiche personali con cui sei venuto al mondo, i tuoi doni, ciò che ti rende un essere unico. Se avrai la forza scoprire e utilizzare i tuoi strumenti, allora potrai scegliere la tua la tua direzione senza lasciarti trasportare dagli eventi. Se metterai dedizione nel conoscerti potrai costruire la tua imbarcazione e veleggiare sicuro anche in mezzo alle tempeste: questi momenti di concentrazione e di auto-osservazione allenano la tua percezione. Concentrati senza creare sforzo come un bambino che gioca.


Ciò che aiuta me:
 ogni mattina, pratico almeno un quarto d’ora di meditazione: mi siedo in un posto comodo con la schiena eretta, osservo semplicemente il mio respiro senza forzare niente e lascia passare la rumorosa carovana dei  pensieri senza cercare di fermarla ne giudicarla. Ancora meglio metto un brano di musica bi-neurale (allinea i due emisferi cerebrali). Cosi divento testimone silenziosa di me stessa e scopro ogni giorno qualcosa in più di chi veramente sono.

 
-          Cerco ogni sera, di  ritagliarmi un momento di tempo per rilassarmi profondamente: ascolto la musica sdraiata a terra e scarico le tensioni del mio corpo sul pavimento, o anche poco prima di addormentarmi, così saranno i sogni a condurmi, lascio sfumare le preoccupazioni sapendo che ogni cosa è perfetta così com'è, lascio che le immagini e i pensieri vadano via come palloncini nel cielo, lascio che le cose accadano. Sono totalmente passiva. Lascio  l'immaginazione libera di fluire, viaggio in luoghi dove ho sempre voluto andare e gioco, portando indietro ciò che mi arriva come intuizione. In questo modo dò ascolto al mio mondo interiore e affino ogni mio strumento.

Ogni giorno, cerco di fare una cosa diversa o al contrario o pazza o nuova: mangio con la mano sinistra, esulto a una notizia che mi indispettisce, cambio e faccio una strada nuova, ballo o canto davanti a tutti........tutto ciò che vi viene in mente senza giudizi o pregiudizi. Questo ristabilisce il contatto con la parte bambina e creativa, che sente che quella adulta gli da il permesso di essere se stessa. 

          Ogni giorno, osservo ciò che mi circonda: focalizzo l'attenzione sui piccoli oggetti intorno ame quelli “scontati”, guardo la matita e inizio a mettere a fuoco le sue caratteristiche e ad esplorane le varie sfaccettature. Per un attimo, riesco a vedere quella matita come fosse la prima volta: ed è come tessere una trama di sensazioni che lega ciò che senti dentro e ciò che è fuori. Quando sono all’aria aperta, cerco di osservare le cose da un altro punto di vista: per esempio sdraiata sull’erba, come quando ero bambina, guardo da vicino gli insetti colorati per poi perdermi nell’unico e complesso disegno geometrico delle foglie. Goditi i particolari del tuo mondo.  

 
-           Vedo il mondo nella sua completezza: contemplo ciò che mi circonda come se fosse la prima volta. Vedere non  osservando con gli occhi ma ricavandone un emozione, un piacere completo. Quando guardo un albero, lo guardo completamente: con gli occhi, con il cuore, con le mani, fino a percepire quasi ciò che sente lui. Per fare questo ho bisogno di riscoprire e coltivare la mia capacità di meravigliarmi in ogni momento e di apprezzare la quotidianità della mia vita.

 
Ogni tanto durante il giorno, mi ricordato di rallentare il ritmo e mi osservo : quando cammino, quando mangio, quando mi faccio la doccia quando sparecchio la tavola, mi ricordo di fare queste piccole cose con consapevolezza. Sento la differenza che c’è tra farle in modo meccanico, con il pilota automatico, e farle, invece in modo integrale e completo.