mercoledì 29 settembre 2010

Dolomiti III° parte

Vertiginosa salita in cabinovia al picco del Seceda. Siamo a 2518 m. nella Val Gardena, sopra a Ortisei. Arrivati in cima vediamo una marmotta con un poderoso fischio sparisce tra le rocce, c'è il sole ma il fresco impone subito un pile.




Qui siamo al bivio tra la scelta del sentiero idilliaco nel verde dei prati a destra e l'orrido che si apre sotto i nostri piedi a sinistra dalla Furcela Pana. La mia intrepida scalatrice in erba, sceglie senza ombra di dubbio il sentiero più impervio, che scende a zig zag nella ripida gola, mettendo a dura prova gambe e articolazioni.




piccola ferrata molto scivolosa a causa dello sgocciolio proveniente dall'acqua che scende dalla rupe. Aktung!

Piccola sosta in malga per un caffè e uno strudel, perchè a valle ci aspettano ancora tante ore, difatti dopo due ore di cammino dalla malga, condizioni di fatica del gruppo, prederemo la seconda parte di cabinovia fino a valle. Costi della quale esorbitanti! Bello però da ripetere stavolta mantenedoci in quota.

lunedì 27 settembre 2010

Dolomiti II° parte

Qui siamo appena entrati nel canalone del Geoparc Bletterbach vicino ad Aldino. Si possono trovare stratificazioni di diverse ere geologiche visibili nella roccia che partono dal' era glaciale. L'escursione richiede scarponi con buona presa, perchè il fondo può essere scivoloso, e in condizioni meteo di pioggia rimane chiuso dato che siamo letteralmente nel letto di un torrente. Si impiegano circa due ore per vedere questa parte, l'altra che si trova in cima alle pareti da dove si parte richiede circa tre ore. Poco sopra il parcheggio a circa 15 minuti di passeggiata nei boschi c'è la malga Lahner dove si mangia bene e c'è un bello spazio erboso per prendere il sole.















mercoledì 22 settembre 2010

Dolomiti I° parte






Piccolo riposo dopo la salita al Roda de Vael, 3 ore e mezza di dura salita, 5 minuti di riposo perchè incombeva un temporale e non è salutare trovartici in mezzo quando sei a 2585 metri. Rapida discesa a passo asburgico fino a Nova Levante (2,30 minuti). Consiglio la salita in seggiovia fino al Rifugio Paolina 2127 m. e poi una passeggiata quasi tutto in piano con spettacolare vista sulle dolomiti circostanti fino al Rifugio, se proseguite ancora un po' e siete fortunati potete vedere o sentire le marmotte fischiare.


Vacanze ad agosto nel Trentino Alto Adige, qui siamo a Soprabolzano. Verde a perdita d'occhio, pace e cibo ottimo nelle Malghe. Tempo un po' meno bello, però io qui mi rigenero sotto tutti i punti di vista.






Monumento nazionale albero centenario

giovedì 2 settembre 2010

Come Lara Croft: Antigravity




Immaginate di praticare una disciplina antica come lo yoga con tutti i suoi benefici, stando sospesi in aria in totale sicurezza. Galleggiare nella pace interiore svuotata dalle preoccupazioni durante la concentrazione necessaria alla seduta di Antigravity , ma anche, letteralmente, sospesi sul nulla un po' come nei film di Lara Croft, lo trovo semplicemente affascinante. A tutto questo si può aggiungere musica, immagini, colore e simboli per andare a lavorare co la nostra parte interiore yoga significa legare insieme, congiungere, il corpo e la mente in una perfetta unita capace di operare nei livelli più profondi dell'inconscio oltre i limiti del pensiero.


Vi è una posizione chiamata Viparita Karani Mudra (Sigillo dell'azione invertita) a testa in giù, che nasce come un sigillo, o mudra, e non come asana che ha effetti di longevità.


Nella tradizione Yoga, ciascuno di noi è dotato di un fluido straordinario, noto come Amrita, il quale secondo gli antichi insegnamenti ha il potere di rallentare l'invecchiamento e fa si che colui che lo beve non perisca mai, anche quando il mondo nella sua incarnazione corrente giunge al termine. Come si accede allora a questa risorsa? I testi affermano che è custodita in diversi luoghi ma che, normalmente, si trova nella cosiddetta Campana del Palato (Talu Chakra), associata all'ugola nella parte posteriore della gola. Nella maggior parte delle persone, questo fluido va a riversarsi nell'addome, dove viene consumato dal plesso solare, causando l'invecchiamento e, infine, la morte.


Asana di lunga vita Gli Yogi sanno come stimolare questa secrezione e difenderla per prolungare le loro vite. Come? Proprio mettendosi a testa in giù.
Disporre la testa a contatto con la superficie del suolo, portando i piedi in alto. Questa mudra esplica un' 'azione inversa', ed è insegnata segretamente dai tantra. "Colui che pratica questo esercizio ogni giorno per tre ore, vince la mcrte e non perisce neanche nel giorno della distruzione dell'universo (Pralaya). Un 'ottima ragione per praticare
viparTta-karai mudra! E' facile essere scettici, ma interpretando in modo meno letterale questo insegnamento, potrebbe significare semplicemente che una pratica diligente contribuirà a farci vivere una vita più lunga e felice.


Quando uno yogi abbandona le attività mondane e si immerge in una sadhana intensa, a un
certo punto raggiunge lo stato di urdhvareta, e per mezzo di khechari mudra fa salire il flusso dei
fluidi sessuali (che normalmente hanno una direzione discendente) verso l’alto, lungo il canale
centrale (sushumna nadi). Ottenuto il samadhi finale, lo yogi realizza il corpo divino con le
qualità, o siddhi. In altre parole, egli diviene come Dio. Durante questa
trasformazione, dopo che i primi cinque chakra sono stati totalmente purificati, lo yogi realizza il
sabija samadhi, o samadhi con seme. Con seme vuol dire che c’è ancora presenza di pensiero,
anche se è molto puro. Lo yogi, attraverso il conseguimento di sabija samadhi, riceve onniscienza
e onnipotenza. Con la purificazione degli ultimi due chakra, lo yogi raggiunge il nirbija samadhi,
o samadhi senza seme, in cui non sono più presenti pensieri. Egli allora realizza il completo
distacco dai piaceri mondani e sensuali e diviene un purna yogi, un’anima liberata.
Avendo completato sia sabija che nirbija samadhi, lo yogi raggiunge tutti gli otto poteri
soprannaturali che includono i poteri di diventare piccolo (anima), grande (mahima), pesante
(garima) e leggero (laghima) quanto vuole, e il potere di volare.


L'antigravity yoga è un rimedio infallibile contro ritenzione idrica e cellulite in quanto migliora la circolazione periferica dei liquidi favorendo il drenaggio. Praticando questa disciplina, inoltre, non solo tonifichiamo la muscolatura, di pancia glutei e parte bassa della schiena, scaricando il peso, ma miglioriamo l'equilibrio, la flessibilità e la mobilità del nostro corpo, e ossigeniamo i tessuti con una corretta respirazione.

Non vedo l'ora di andarci e da non credere perchè si trova a Roma e vicino casa mia!