lunedì 13 ottobre 2008

SEMPLICE ELEGANZA

La filosofia giapponese, nasce dall'ambiente in cui vivono, circondati dall' armonica bellezza naturale, si è sviluppata istintivamente verso il senso della bellezza e dell'estetica. Le loro realizzazioni cercano di essere quanto più vicine alla natura, è il loro scopo finale sia nel lavoro che nell'architettura giapponese. Nel mondo occidentale, l'uomo e la natura seguono una gerarchia verticale con Dio che occupa il posto più alto, e la natura il più basso. L'uomo è a metà. In opposizione, i giapponesi credono che l'uomo e la natura siano uguali e quindi una rappresentazione su un piano orizzontale. C' è un forte senso di unità percepito fra la natura e l'uomo. Per esempio, i giapponesi vengono da una tradizione Scintoista e credono che ogni creatura vivente, sia pianta o animale, abbia un'anima e quindi come tale è degna di venerazione. Wabi-Sabi, è l'estetica giapponese. Tradizionalmente il popolo giapponese riconosce ed apprezza la bellezza negli oggetti molto ordinari e semplici, un concetto chiamato Wabi-sabi. Può essere tradotto approssimativamente come la semplice quiete del `(wabi) e la `simplicità' elegante (sabi). È un estetica centrata sull'accettazione dell'immanenza, nutre tutto ciò che è autentico, riconosce tre semplici realtà, che niente dura, niente è impermanente e niente è perfetto. Se un oggetto può provocare dentro noi setessi un senso di serena malinconia e ardore spirituale allora è Wabi Sabi.



Questo è il mio Wabi Sabi espresso splendidamente da Marzia Chierichetti, in ogni oggetto prodotto da Be Clever, il tutto mescolato al calore espressivo della manualità degli artigiani africani, che lavorano ogni pezzo esclusivamente a mano.







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