venerdì 28 maggio 2010

Lamentarsi, biasimare, maledire

Ogni giorno ognuno di noi si sveglia, con in mente una quantità di cose da fare.

E vorremo farle tutte.........ma poi ci riusciamo?

Se sono un contadino e voglio avere delle fragole devo preparare il terreno, scegliere i semi migliori, coltivare, nutrire e curare le mie fragole ad esempio per poi poterle vendere al mercato.
Ora immaginati che hai deciso di voler comprare delle fragole, vai dal contadino che è l’unico che produce le fragole, che è lì a mani vuote ma con un sacco di scuse:
mi sono proprio impegnato, ma è marcito tutto con questa pioggia tutti i giorni!
qualcuno è entrato nel campo è se l’è mangiate tutte
non avevo tempo di prendermi la cura adeguata, ho anche degli animali e devo fare tutto da solo
ero troppo stanco per poter sminuzzare e spianare il terreno
non sono stato capace di fertilizzare
sono stato malato e non ho potuto seguire la raccolta

E tu che fai? Paghi lo stesso qualcosa che non c'è?

Non credo, tu sei andato li e vuoi proprio delle fragole e in cambio sei pronto a pagare. Per quanto puoi comprendere le sue ragioni e compatire il contadino, non puoi pagare qualcosa che non c’è.

E tu? Quando arrivi a casa cosa porti le fragole = risultati, oppure le scuse?
Quante fragole e quante scuse?
Quando decidiamo di essere consapevoli della nostra crescita osserviamo tre voci:

Modificare – nostre abitudini, il nostro linguaggio, le nostre scelte, strumenti da utilizzare, ecc
Accettare perdonare - e trarre il meglio dalla situazione!
Allontanare – o allontaniamo ciò che ci urta oppure ci allontaniamo noi…

Se scegliamo le via distruttiva allora ci rifugiamo nel:

Biasimo – per la nostra condizione sono colpevoli tutti fuorché noi…
Giudizio – giudichiamo gli altri oppure noi stessi;

Il non sentirsi degni si manifesta quando, nonostante la convinzione di poter raggiungere l’obiettivo desiderato, e di avere le capacità per realizzarlo, si ritiene di non essere degni di ottenere quello che si vuole. Spesso è caratterizzato dall’idea che: “Io sono un fallimento. Sono un caso a parte. Non merito di essere felice o in buona salute. C’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato in me ed io merito il dolore e la sofferenza che sto sperimentando”.

Vittimismo – crediamo di essere vittime del destino, Dio, Vita, governo, del nostro capo, di nostra moglie/marito ecc

Il sentirsi senza speranza si manifesta quando qualcuno non ritiene neanche possibile raggiungere un particolare obiettivo. Con pensieri del tipo: “Non ha importanza quello che faccio, non farà la differenza. Non è possibile ottenere quello che voglio. E’ fuori dal mio controllo. Io sono una vittima”.
Impotenza – Non riuscirò mai, ho già fallito una volta, sono fatto così non posso cambiare, non sono abbastanza bravo o abbastanza capace per ottenere ciò che desidero. Il sentirsi impotenti si manifesta quando, pur essendo convinti che il risultato sia concreto e che sia possibile raggiungerlo, non si ritiene di essere capaci di farlo. Questo implica l’idea che: “Per gli altri è possibile ottenere questo risultato, ma non per me.

A loro volta biasimare, giudicare, sentirsi vittime o impotenti, lamentarsi generano una serie di sensazioni negative, come rabbia, gelosia, invidia, rancore, paura, in una spirale discendente.

Tu, cosa scegli?
Ora come ti senti?

Io mi sento come una coppa di fragole alla panna


Se vogliamo modificare la nostra vita in meglio, abbiamo bisogno di essere consapevoli e osservatori di ciò che facciamo, io ho trovato un utilissima tecnica il Theta Healing che mi ha portato serenità, azioni invece di reazioni, gioia e mi sono finalmente permessa di crearmi la vita che volevo!

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